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Masi di Vigo - Fraz. di Vigo di Ton - Anni '20

Ed. Albino Nardelli Mezzolombardo

Ton è un piccolo comune della Valle di Non in Trentino. La sede comunale si trova a Vigo di Ton, già comune autonomo fino al 1928 col nome di Vigo d'Anaunia.
A Vigo di Ton interessante è la chiesa parrocchiale dell'Assunta menzionata già nel 1242, ma sicuramente più antica. Nel 1549 fu riedificata dal maistro Aluixo de Frisono Taiapreda, come è ricordato da un'epigrafe, nello stile gotico ravvisabile nelle tre campate interne e nelle eleganti finestre a traforo che danno luce alla navata e al presbiterio. Nel 1719 la chiesa venne ampliata per opera dell'architetto comacino Bernardo Tacchi che diede all'edificio un curioso aspetto tardo-barocco. Di quell'epoca (1728) è pure la sopraelevazione dei campanile. All'interno è da menzionare la splendida pala dell'altare di S. Antonio (commissionato dalla famiglia Marcolla nel 1766) raffigurante la Madonna col Bambino e Santi, opera di Francesco Guardi. Un ramo della famiglia Marcolla fu nobilitato dal vescovo Udalrico Frundsberg nel 1491, ottenendo uno stemma, dipinto ai lati dell'altare stesso. Di Gian Antonio Guardi sono invece le deliziose lunette e gli spicchi di lunetta conservati in sagrestia. Francesco Guardi amava soggiornare a Tòn, nelle pause del lavoro veneziano, era nipote di quel don Pietro Antonio Guardi che fu per 42 anni (dal 1712 al 1754) parroco - arciprete della Pieve di Tono. Inoltre, il sepolcro della famiglia Thun, in marmo rosso, con grande stemma centrale e con agli angoli gli stemmi di famiglie imparentate, mentre nella cappella laterale sul lato sud, c'è il sepolcro del conte Leopoldo Thun, padre di Matteo II e della moglie di Matteo, Leopoldina Thurn Valsassina, deceduta giovane di parto.

La frazione di Toss (476 m), è ubicata su di un'aprica pianura coltivata a frutteti. La chiesa di S. Nicolò è ricordata nel 1584, come è suggerito dalla data impressa sul portale, e fu ricostruita nel 1769 da Antonio Bianchi da Brennio. Notevoli anche alcune abitazioni rustico-signorili, dovute alla presenza di alcune famiglie nobili rurali, come i Zanini, i Rizzi, i Fedrizzi e i Dalla Brida.

Da Toss la strada ridiscende nel fondovalle immettendosi nella SS n. 43, poco prima dei ponte sul rio Pongaiola, in località detta Sabino. Ridiscendendo la statale si attraversano le poche case di Castelletto. Sul colle, a destra, si intravedono i ruderi della chiesetta di S. Margherita con tracce di affresco su di un piedritto della porta. Sulle pendici, meridionali del dosso vi sono le scarse tracce dei primitivo castello dei Tono, del XII secolo. Ai piedi del colle furono rinvenuti oggetti dell'epoca del bronzo, molte tombe e monete romane.

Da Castelletto si diparte la strada per i Masi di Vigo, originariamente denominati Masi S. Sebastiano. La chiesa, dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano, è già menzionata in un testamento del 1494. Prima di essere elevata a curazia nel 1824, era dipendente dalla Pieve di Vigo. Da qui anche l'origine della famiglia Da Masi, inizialmente vassalli dei Tono e massari vescovili, si trasferirono poi a Vigo, dando origine alle famiglie Turri e Rigotti. Appartenente alla frazione di Masi di Vigo è un gruppo di case un tempo denominate masi Sebastianelli.